Intervista a Tony Greco, regista de “Il Fantasma della Mala”
ll Fantasma della Mala opera seconda di Tony Greco al cinema dal 2 maggio 2019
Tony, perché il pubblico dovrebbe andare al cinema a vedere Il Fantasma della Mala
Eh, i motivi sono tantissimi, ma ne cito solo alcuni. Sicuramente perché dobbiamo incentivare le produzioni nascenti e strappare quel monopolio ai grandi nomi, nomi che non nego facciano tanto nel mondo del cinema, ma purtroppo danneggiano anche chi, forse più bravo di loro, non può ottenere gli stessi risultati a causa delle differenze economiche, ma stavolta gli daremo un po’di filo da torcere perché abbiamo un prodotto davvero accattivante. Ci tengo a precisare che la nostra produzione per questo lungometraggio è composta da appena quattro persone, il sottoscritto che si occupa di regia e montaggio audiovisivo, oltre che coordinare i movimenti della camera mobile sul set, Cosimo Scialpi, camera fissa e pilota Enac camera drone, Vicente Tricarico che, prima che lo raggiungessi oltreoceano, ha coordinato tutti i movimenti e i contatti per le scene in Colombia e Alessandro Alfarano che cura gli effetti speciali e insieme a me è l’asse portante di tutto il pesantissimo lavoro di post produzione, vi assicuro che due persone in post produzione hanno eseguito il lavoro di decine e decine di figure e non so ancora come mai (Sarcastico) siamo rimasti sani di mente, credo sia anche grazie alla new entry, Lucia Buccarella che ha ricoperto la figura di Sound Designer, ha praticamente inserito e sincronizzato con le immagini circa 4000 suoni (Tipo Passi di persone e oggetti vari.) Personalmente ho cercato di dare il massimo e per essere una produzione nascente, devo dire che sono davvero soddisfatto del risultato ottenuto in post produzione insieme al collega Alessandro Alfarano. Dobbiamo dimostrare che la vera arte non può essere pilotata solo da denaro, ma va supportata a 360 gradi, sia moralmente che materialmente da pubblico, amici, sponsor e istituzioni. Altro motivo per cui andare a vederlo è la genuinità della storia, un misto tra azione, sentimento e quel lato thriller che a parer mio è andato sempre a braccetto con questi due generi. È una storia di pura invenzione, ma vi assicuro che accendendo giornalmente la tv, ai tg si sente di peggio. Questa è una pellicola da seguire attentamente, facilmente capibile, ma con un finale che nessuno potrebbe aspettarsi.

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